L’incisione alla quale ci si riferisce, intitolata L’esploratore (Amerigo Vespucci) davanti all’indiana che si chiama America, fu realizzata, intorno al 1580, da Theodore Galle a partire da un disegno di Jan van der Straeten (o Jan van der Straet), un pittore fiammingo vissuto a Firenze con il nome italianizzato di Giovanni Stradano. Il disegno fu realizzato a Firenze. Giorgio Vasari ricorda nelle sue Vite l’artista nato a Bruges nel 1523 ma vissuto ad Anversa, in Francia e molto in Italia, dove divenne amico e collaboratore dello stesso Vasari (Vasari: 1965, VII, 265). L’incisione tratta dal disegno di Stradano, entrò a far parte di una sorta di atlante dal titolo Nova Reperta [Nuove scoperte], intorno al 1580-1590, che raccoglieva immagini (stampe realizzate dai due fratelli Theodore e Philippe Galle, di Anversa) delle più importanti scoperte fino ad allora avvenute nel mondo: la polvere da sparo, la stampa, gli occhiali, l’olio d’oliva e tra esse anche la scoperta dell’America. La scoperta del Nuovo Mondo insieme al suo protagonista, Amerigo Vespucci, diventava così da allora uno dei fatti esemplari all’interno della prima modernità: era l’incontro dell’esploratore e del conquistatore con l’altro vergine o nudo della storia che contribuiva a definire un particolare paradigma della cultura moderna. Su tale contrasto il saggio si sofferma per individuare come tale contraddizione sia all'origine della idea stessa di storia nell'epoca che segna l'avvio dell'epoca moderna della storia del mondo occidentale.
Quando il tempo degli altri entra in conflitto con la Storia / Subrizi, Carla. - (2018), pp. 117-127. [10.13133/9788893770996].
Quando il tempo degli altri entra in conflitto con la Storia
Carla Subrizi
2018
Abstract
L’incisione alla quale ci si riferisce, intitolata L’esploratore (Amerigo Vespucci) davanti all’indiana che si chiama America, fu realizzata, intorno al 1580, da Theodore Galle a partire da un disegno di Jan van der Straeten (o Jan van der Straet), un pittore fiammingo vissuto a Firenze con il nome italianizzato di Giovanni Stradano. Il disegno fu realizzato a Firenze. Giorgio Vasari ricorda nelle sue Vite l’artista nato a Bruges nel 1523 ma vissuto ad Anversa, in Francia e molto in Italia, dove divenne amico e collaboratore dello stesso Vasari (Vasari: 1965, VII, 265). L’incisione tratta dal disegno di Stradano, entrò a far parte di una sorta di atlante dal titolo Nova Reperta [Nuove scoperte], intorno al 1580-1590, che raccoglieva immagini (stampe realizzate dai due fratelli Theodore e Philippe Galle, di Anversa) delle più importanti scoperte fino ad allora avvenute nel mondo: la polvere da sparo, la stampa, gli occhiali, l’olio d’oliva e tra esse anche la scoperta dell’America. La scoperta del Nuovo Mondo insieme al suo protagonista, Amerigo Vespucci, diventava così da allora uno dei fatti esemplari all’interno della prima modernità: era l’incontro dell’esploratore e del conquistatore con l’altro vergine o nudo della storia che contribuiva a definire un particolare paradigma della cultura moderna. Su tale contrasto il saggio si sofferma per individuare come tale contraddizione sia all'origine della idea stessa di storia nell'epoca che segna l'avvio dell'epoca moderna della storia del mondo occidentale.File | Dimensione | Formato | |
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